CATANIA – Iniziava un anno fa l’iter per dedicare una via della città a Géza Kertész. È un nome che a poco a poco sta riacquistando fama: allenatore di calcio ungherese, affermatosi in Sicilia tra gli anni trenta e quaranta alla guida del Catania in Serie C e poi in B, infine morto da eroe durante la Seconda guerra mondiale, fucilato il 6 febbraio 1945, dopo mesi di prigionia, per aver aiutato degli ebrei e dei prigionieri politici ungheresi a fuggire da Budapest. La sua storia è stata recuperata nel volume Tutto il Catania minuto per minuto”, i cui autori, insieme ad altri cittadini, hanno costituito un comitato che nel maggio 2011 ha presentato l’iniziativa per l’intitolazione. Al momento, però, l’iter è bloccato e qualche giorno fa è giunto agli autori del libro un appello della bisnipote di Kertész, Olga Peczely. Il cimitero degli eroi – scrive Olga in un perfetto italiano – dopo tantissimi anni non accorda più di allungare il periodo di sepoltura. Il permesso sarà dato di nuovo solo se possiamo dimostrare che il mio bisnonno è una persona importante nella storia di Catania”. Le spoglie di Géza Kertész rischiano dunque di essere riesumate e spostate dal cimitero degli eroi di Budapest, dove sono sepolti i personaggi più importanti della storia ungherese e dove riposa accanto alla moglie e alla figlia. Gli autori si sono mobilitati per rendere omaggio alla memoria dell’allenatore rossazzurro: in occasione della presentazione editoriale di Tutto il Catania minuto per minuto”, prevista per venerdì 18 alle 17:30 al Centro fieristico Le Ciminiere, si parlerà anche dell’appello della bisnipote. All’evento saranno presenti anche l’ex attaccante Aldo Cantarutti, il giornalista Italo Cucci, il parlamentare regionale Salvo Pogliese e il presidente del Calcio Catania Nino Pulvirenti. dal Quotidiano di Sicilia, p. 23