NISCEMI (CL) – Gli echi della sentenza del Tar sul ricorso del ministero della Difesa sullo stop ai lavori dell’impianto militare del Muos a Niscemi non si sono ancora arrestati. Dopo i disordini (conclusi con l’arresto dell’attivista No Muos Turi Vaccaro) durante la manifestazione a Gela per commemorare i 70 anni dallo sbarco degli alleati, un altro documento è stato reso pubblico dal giornalista-attivista Antonio Mazzeo.
Mobile User Objective System (Muos) Communications-on-the-Move (Cotm) è stato pubblicato il 28 aprile 2009 dal Program Executive Office e contiene varie slide che illustrano l’avanzamento del progetto di telecomunicazioni dell’esercito statunitense, malgrado l’autorizzazione dalla Regione sia arrivata solo nel 2011. “Per quasi tre anni – scrive Mazzeo – i militari statunitensi e le imprese contractor avrebbero operato a Niscemi nel più assoluto abusivismo, con l’aggravante che le opere del Muos sono state realizzate all’interno della riserva naturale orientata Sughereta”.
Infine, è arrivata anche una reazione dal Wwf: “Le parole del Tar – ha dichiarato il presidente Dante Caserta – sono inequivocabili, servono da monito per il futuro e da importantissimo precedente per casi simili che potrebbero accadere. Ha prevalso il principio di precauzione sancito dall’Ue come uno dei fondamenti della tutela dell’ambiente e della salute”.
dal Quotidiano di Sicilia, p. 8